Siamo ormai abituati ai continui cambiamenti nell’ambito della sanità: un iter seguito per avere un determinato medicinale non necessariamente sarà lo stesso la volta successiva.
Risale alla settimana scorsa la nuova normativa riguardo le ricette mediche.
Questa prevede che i medici sono tenuti a scrivere sulle ricette solo il nome del principio attivo dei medicinali.
La nuova legge è stata pensata per permettere ai pazienti di poter avere, tra i farmaci equivalenti, quello con il prezzo più basso in commercio e questo sarà responsabilità del farmacista.
Il medico potrà comunque indicare il nome specifico di un farmaco apponendo la clausola “non sostituibile” insieme ad una motivazione sintetica, di comune accordo con il paziente disposto a pagare di più.
In ogni caso, se siete affezionati ad un farmaco specifico e non volete cambiarlo, potrete richiederlo al farmacista pagando la differenza di prezzo.
Non si tratta certo di una rivoluzione, ma è una piccola rivincita dei medicinali equivalenti.
Certo siamo ancora lontani dai modelli oltreoceano dove le medicine da banco si trovano al supermercato, ma il loro sistema sanitario è su un altro pianeta…di un’altra galassia. Dobbiamo ancora costruirne di astronavi! 🙂