Federica ha trent’anni (ma ne dimostra anche meno), un piglio sbarazzino e per sua stessa ammissione una vita piena di impegni: aperitivi con gli amici, musica, palestra. Tutto sembrava perfetto, fino a quando un maledetto giorno di aprile del 2011 una notizia è arrivata a stravolgere la sua realtà: la diagnosi di tumore al colon, già al quarto stadio.
Federica però non si lascia abbattere: è vero, il cancro la mette alla prova, ma lei ha la risposta pronta: “Tanto vinco io”. Proprio questo è il nome che ha deciso di dare alla sua pagina web, www.tantovincoio.com, nella quale racconta la sua storia in modo dettagliato, con tanto di cartella clinica passo per passo, descrizione delle terapie che fino ad ora ha eseguito e progetti di cura per il futuro.
La sua malattia, come dice lei, è una vera “sòla”, che in dialetto romano significa fregatura; dopo un primo, pesante intervento alla diagnosi di aprile 2011 e ben dodici cicli di chemioterapia fino a novembre, la malattia sembrava essersi spenta: dalla Tac di controllo infatti non era emerso nessun ulteriore segnale di allarme.
Nemmeno il tempo di riprendere fiato, ed ecco che si rende necessario un secondo intervento d’urgenza, il 29 dicembre, per un principio di occlusione intestinale: il cancro è tornato, e si sta diffondendo al tessuto che riveste le anse intestinali, il peritoneo. Questo quadro fa capire che per Federica la battaglia è ancora lunga: questo quadro clinico, che prende il nome di carcinosi peritoneale, non è suscettibile di interventi chirurgici risolutivi; bisogna quindi mettersi a cercare delle alternative, mirare a delle chemioterapie più specifiche, insomma inventarsi qualcosa di efficace.
Ed è questo uno degli scopi del sito “Tanto vinco io”: raccogliere pareri, opinioni, consigli ed esperienze da chiunque possa contribuire con nuove informazioni. Federica stessa sulla home page del sito scrive: “Mi sono arrivate tantissime e-mail, richieste di amicizia, informazioni, contatti, e ancora esperienze di altri malati ma anche di persone guarite da tempo.”. Grazie a tutti questi contributi, Federica ha messo insieme una montagna di informazioni, e con queste si sta facendo strada nel complicato mondo delle terapie oncologiche: tra le altre cose, vorrebbe eseguire un test di marcatori cellulari che però viene fatto solo in Germania, e una PET-Risonanza Magnetica che per ora la sanità italiana non permette di eseguire in convenzione, ma solo a pagamento. Mille progetti, che hanno però un costo.
E’ quindi aperta la gara di solidarietà per chi volesse aiutare Federica a scalare la vetta più importante della sua vita: sempre tramite il suo sito si può contribuire a sostenere le spese mediche, basta un click per donare con Paypal, oppure con bonifico bancario.
La sfida è dura, ma “tanto vince Federica”.
6.09.2013 Federica da oggi non c’è più. R.I.P
Resterai sempre nei nostri cuori per tutto ciò che ci hai insegnato.