La bellezza è sempre più al centro delle nostre giornate, un vero valore aggiunto che ci consente di affrontare con maggiore entusiasmo e autostima qualsiasi situazione. Recarsi dall’estetista è visto ormai come un rito collettivo, fatto di professionalità e strumenti tecnologici all’avanguardia. Per un esperto in campo estetico che punti all’eccellenza, valutare l’acquisto di un lettino da massaggio professionale non è così banale come sembra. Le variabili da prendere in considerazione sono tante e non si limitano al rapporto qualità-prezzo. Alla vigilia dell’apertura di un centro benessere o al momento di sostituire le attrezzature preesistenti è indispensabile avere un’idea chiara sulla natura dell’investimento e sulle sue finalità.
Il perfetto lettino da massaggio professionale
Partiamo da un presupposto: non esiste un prodotto valido in tutte le situazioni possibili. Misure, portata massima, forza impressa durante le manipolazioni, materiali, spazi a disposizione ed eventuali accessori sono aspetti da esaminare attentamente prima di ogni acquisto. I lettini da massaggio, infatti, devono accogliere persone con caratteristiche fisiche quanto mai varie, pertanto è impensabile limitare la scelta a un solo modello. Fissi o pieghevoli, dovranno assicurare il massimo comfort del cliente ed agevolare l’operatore, garantendo un’elevata resistenza a deformazioni e rotture.
Portata e dimensioni: le cose da sapere
Uno dei parametri di maggiore rilievo da tenere in considerazione è la massa corporea che una struttura può reggere senza subire danni: il valore medio è di circa 200 chili, per sostenere in maniera efficiente anche le persone con problemi di obesità. Il peso del dispositivo, invece, potrà arrivare a 15 chili per i modelli richiudibili e fino a 21 per quelli con postazione stabile.
Un altro elemento da valutare è l’ingombro sulle tre dimensioni: il lettino deve conformarsi sia alla corporatura del cliente sia alla fisionomia dell’estetista, oltre ad adattarsi agli spazi del locale. La lunghezza media è compresa fra 1,80 m e 1.95 m ma può oltrepassare i 2 m grazie all’aggiunta di un poggiatesta. Anche la larghezza incide in maniera determinante sulla scelta finale. Dipende dall’apertura delle braccia dell’operatore e, analogamente all’altezza del dispositivo, dalla sua statura. È necessario evitare affaticamento, dolori alla schiena e qualsiasi complicazione nel movimento durante i massaggi. Le misure standard oscillano tra i 70 e i 76 cm in senso trasversale e tra i 60 e gli 85 cm da terra, con elevazione manuale o elettrica.
I materiali per i lettini da massaggio
La valutazione non riguarda solo la struttura portante, ma anche imbottiture e fodere. Tutto concorre a garantire comfort, stabilità e resistenza nel corso del trattamento. Per una struttura e un piano d’appoggio particolarmente robusti, la scelta migliore ricade sul legno o sulle leghe metalliche pesanti, mentre l’alluminio è insuperabile nelle attrezzature portatili. Riguardo le imbottiture, occorre valutarne densità e spessore, generalmente intorno ai 5-8 cm. La decompressione della superficie deve avvenire entro un arco di tempo ristretto, ma non istantaneo: altrimenti il supporto è troppo rigido. Gommapiuma e tecnologia ad acqua offrono, a tale scopo, degli ottimi risultati. Meritano uno sguardo, infine, le giunzioni fra i vari pezzi per le quali la plastica non è una soluzione ottimale, anche se economica.