Oggi parliamo della pillola anticoncezionale, il farmaco ormonale contraccettivo maggiormente utilizzato dalle donne, sfatando alcuni falsi miti e leggende che spesso si leggono in rete o si sentono dire parlando con le amiche.
La pillola anticoncezionale fu introdotta negli Stati Uniti nel 1960, divenendo in seguito popolare in molti altri paesi del mondo.
Oggi è utilizzata da più di 100 milioni di donne nel mondo, e in Italia è assunta dal 16,2% della popolazione femminile di età compresa fra i 16 e i 49 anni, con un’alta percentuale di utilizzo in Sardegna.
Pillola anticoncezionale: le verità ed i falsi miti
In oltre 60 anni di storia diverse informazioni sono state diffuse circa l’utilizzo, l’efficacia e le conseguenze sull’uso della pillola anticoncezionale. Informazioni che spesso non hanno avuto conferme dalla scienza, rimanendo soltanto delle teorie e delle credenze non fondate.
Oggi, quindi, vi sfatiamo tutte le verità e i falsi miti per avere una corretta informazione e cultura sulla pillola anticoncezionale ed evitare inutili allarmismi provocati dalla disinformazione o informazione superficiale.
- La pillola anticoncezionale vanta diversi utilizzi che variano a seconda delle necessità e delle problematiche di ogni donna. Viene assunta per evitare gravidanze indesiderate, per ridurre il flusso sanguigno nelle donne che hanno cicli mestruali abbondanti e dolorosi, per combattere l’acne e l’irsutismo e per curare l’endometriosi, una malattia molto diffusa dell’apparato riproduttore femminile.
- Con l’assunzione della pillola è stato registrato un minor tasso di tumori alle ovaie, all’endometrio e al seno. Tuttavia è bene sapere che, non ne garantisce l’immunità al 100%.
- La pillola può provocare un maggior rischio di trombiti e flebiti a coloro che soffrono di ipertensione, di obesità o che sono delle incallite fumatrici.
- La pillola, diversamente da quanto si pensa, non fa ingrassare. Tuttavia, in particolare nei primi mesi di assunzione, può portare a un po’ di ritenzione idrica.
- La pillola non provoca infertilità. Molte gravidanze sono state registrate dopo la sospensione della cura ormonale. A seconda del tempo di assunzione della pillola, è possibile che l’organismo ci impieghi un po’ per risvegliarsi dal torpore (la percentuale di concepimento è più bassa nei primi tre mesi di sospensione), ma ciò non impedisce di progettare una gravidanza e di vivere la maternità.
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